Posted by on 25 dicembre 2014

 
 
 

10847451_703278886455857_2511482151922794059_o

CAPITAN PASTENE/2 – UNA STORIA DA FILM

Cantergiani, Venturelli, Iubini, Balocchi, Fulgeri, Castagnoli, Vieri... cognomi emiliani a volontà in un remoto angolo del Sud cileno, a 700 chilometri da Santiago. Fa un certo effetto. A differenza dei Paesi sudamericani affacciati sull’Atlantico, il Cile non è mai stata una meta molto gettonata dei nostri emigranti. Eppure oggi la comunità italo-cilena di Capitan Pastene ha ancora una sua vitalità ed è a suo modo salita alla ribalta nel Paese che tra il 1904 e il 1905 accolse le 88 famiglie reclutate sull’Appennino modenese per dar vita alla Colonia Nueva Italia.
Il governo cileno ci teneva così tanto a questo insediamento, per popolare un territorio da poco occupato dall’esercito dopo la sconfitta degli indigeni Mapuche, che nel 1907 per inaugurare ufficialmente la colonia arrivò persino il presidente Montt e il municipio fu intitolato al navigatore genovese Giovanni Battista Pastene che nel Cinquecento aveva esplorato le coste cilene.
Gli inizi, ovviamente, furono durissimi per gli emigranti. Oggi, a oltre 100 anni di distanza, recuperato anche un gemellaggio con la regione d’origine, Capitan Pastene è al centro di un piccolo boom turistico legato al revival delle radici italiane alimentato da libri e ricerche sui due versanti, e anche dalla buona cucina Emilian style che offre… Da parte loro i discendenti dei pionieri modenesi si danno da fare per promuovere un’immagine friendly del posto, all’insegna della giovialità, che culmina da qualche anno nella festa del 10 di marzo, con la sfilata in costume e dei vecchi carri agricoli, per ricordare il giorno dell’arrivo degli emigranti.
Capitan Pastene è però metà cult anche per studiosi e appassionati di cinema. Merito di “don René” Vieri Castagnoli che, 31 anni dopo la chiusura forzata dai tempi, ha voluto ristrutturare il fu cinema Rex appartenuto al padre e nei cui corridoi e camera di proiezione da piccolo è cresciuto a pane e pellicole (“ma La dolce vita papà non me la lasciò vedere, diceva in italiano: è peccaminosa”).
Il cinema ha riaperto con l’insegna Cinema Paradiso perché la sua storia richiama quella del fortunato film premio Oscar di Tornatore. Sono venuti persino da Santiago per raccontare e studiare la storia di questo locale dove negli anni di gloria le pellicole arrivavano con il trenino ( ora soppresso) subito dopo la “prima” nella capitale. E ci hanno addirittura girato un film, sul posto: Cinema Pastene. Don René lo fa solo per passione: “Il cinema non dà da vivere, io lavoro con una mia piccola azienda forestale, ma avevo promesso a mio padre che non avrei lasciato andare in malora questa eredità”. Lo ha reinaugurato nel 2004 proiettando il documentario sui nonni italiani e la storia di questa terra… con il vecchio proiettore da 35 mm degli anni Cinquanta ancora in spolvero. “Mi rende felice anche solo l’interesse che si è creato intorno a questo locale, oggi di nuovo a disposizione della nostra comunità”. Piccole storie di grandi persone, quasi alla fine del mondo.

Gabriele

web: 7milamiglialontano.com

web: 7milamiglialontano.org

1548193_703278779789201_2220500651989361429_o

 

1912411_703278546455891_5133359334838811761_o

10373062_703278513122561_530185789611013882_o

10454953_703277349789344_6323704416995522972_o

10535645_703278699789209_4512097297677449342_o

10599411_703278746455871_4481119290789439484_n

10687530_703278553122557_3354241732317388699_o

10848848_703277426456003_5568315181145733407_o

10855129_703277833122629_5890886344783217790_o

10862590_703277409789338_1850475830286315324_o

10865932_703277559789323_325457957771194700_o

10869426_703278933122519_7580369429590424811_o 10869442_703277299789349_6056311558493139800_o

10869720_703277416456004_4367326095755223483_o

10873347_703277449789334_8410846772862984779_o