Posted by on 20 giugno 2017

 
 
 
Forse, chissà

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Forse starai meglio

a saperci lontani negli anni

a sapere che non sono più sveglia

per te.

Ormai i nostri corpi distanti,

abbattuti, a terra,

coperti da sabbia

nel limbo del non

averci provato.

Continuerai

forse ancora

a infilarti gli occhiali

quando non vedi

i tuoi miscugli di frutta per colazione

ravvivarti i capelli

per qualcun altra

in un gesto scaltro

pronto a questo

o quel cambio dell’ora

perché non sei fatto

per stare a guardare,

per salutare

da così lontano

o lasciare andare

gli spiriti

che un tempo

tenevi in mano

prendere la strada

e poi riposare invano.

Chissà se ti chiedi mai, di me.

Chissà se ridi mai, di me.

Chissà se

hai mai avuto

l’anima in pena,

per me

che ho sempre

saputo di avere

l’anima in piena

e in pena per te.

Chissà in un’altra vita,

io e te cogli anni giusti,

cosa avremmo combinato con la felicità.

di Marzia Casilli

photo: Ivano Mercanzin