Posted by on 6 settembre 2014

 
 
 

Sagome Erranti

Tempo fa ho visto per la prima volta la “fotografia”  di Roberto Pireddu , case abbandonate, muri sbrecciati, pareti  scrostate, natura che a volte incombe sugli spazi e li divora.

In mezzo a questo abbandono una figura, indefinita, immobile, evanescente , ectoplasma, sagoma , essere quasi senza consistenza.

Ora questi personaggi , la firma per eccellenza di Roberto,  sono collocati all’esterno, sono usciti dai loro anfratti , dagli angoli abbandonati e camminano veloci nel mondo.

Ecco allora una sagoma che erra di fronte ad un negozio e un cagnolino, unico essere visibile, che la osserva.

Ora  un’altra figura  scende le  scale  accompagnata da graffiti al muro, segni del nostro tempo,  linguaggi  universali, messaggi in bottiglia lasciati nel mare dell’indifferenza.

 “Esiste poi un posto a Cagliari dove puoi mangiar a qualsiasi ora”  si legge in un poster che ci colloca nella splendida isola di Roberto e ancora il consueto passante indifferente che  passa e avanza con il suo ombrello, in movimento.

Ma è  l’immagine del natante immobile , che attira maggiormente la mia attenzione, questa imbarcazione residuo di un tempo che fu , ora abbandonata  a se stessa,  chiglia ferrosa inanimata che ha solcato mille mari,

visto mille mondi, che ora giace inerme , carcassa di ferro , che sopravvive all’assedio del tempo e del mare, cattedrale immobile ancorata a se stessa e la figura, ombra umana, passa oltre senza notarla o evitandola  come allontanasse

l’incuria del tempo che colpisce cose e persone.

(Ivano Mercanzin)

-su gentile concessione di The Imaginarium aprile 2014

 

Cagliari - Via Sulis

Roberto Pireddu

Cagliari - Via Dante

Roberto Pireddu

Cagliari - Scalette di Santa Croce

Roberto Pireddu

Cagliari - Molo Sant'Agostino

Roberto Pireddu

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